Il ruolo della vitamina D e del calcio nella prevenzione dell’osteoporosi e delle fratture (parte 4)

di Philippe Lagarde

4.            Prevenzione dell’osteoporosi e delle fratture

In quantità adeguate, la vitamina D e il calcio riducono il rischio di osteoporosi e fratture ossee. In alcuni casi possono essere utili degli integratori.

Una carenza di vitamina D aumenta il rischio di osteoporosi e conseguenti fratture ossee.

Ciò non significa che i medici debbano prelevare campioni di sangue a tutti per verificare che i livelli di vitamina D siano corretti.

Lo screening di routine per la carenza di vitamina D fatto sull’intera popolazione non ha benefici comprovati. Esistono tuttavia alcuni fattori che sono associati a un rischio più elevato di carenza di vitamina D. In questi casi può essere utile determinare i livelli di vitamina D.

Ecco alcuni esempi:

– alcuni farmaci, come alcuni antiepilettici, possono causare una carenza di vitamina D se usati per un lungo periodo: in questi casi, può essere consigliabile controllare i livelli di vitamina D;

– questo vale anche se l’intestino non è più in grado di assorbire correttamente le sostanze nutritive dal cibo, come ad esempio dopo alcuni interventi per l’obesità (come il bypass gastrico);

– le persone affette da malattie renali croniche possono essere carenti di vitamina D, quindi un controllo può essere utile anche per loro;

– questo vale anche per l’iperparatiroidismo (eccessiva produzione di ormone paratiroideo).

Quando è necessario assumere integratori di vitamina D, la dose raccomandata è generalmente di 800 UI al giorno.

“UI” sta per “unità internazionali”. A volte questo valore è espresso anche in unità di peso: 800 UI = 20 microgrammi (μg o mcg).

Se si utilizzano integratori di vitamina D, è necessario garantire contemporaneamente un’adeguata assunzione di calcio (attraverso la dieta e, se necessario, con gli integratori). Il calcio e la vitamina D hanno un’azione comune e occorre mantenere una proporzione equilibrata tra loro.

Calcio e prevenzione

Oltre alla vitamina D, anche il calcio svolge un ruolo nella prevenzione dell’osteoporosi e delle fratture.

Idealmente, un adulto dovrebbe assumere tra i 1.000 e i 1.200 mg (milligrammi) di calcio al giorno. Di norma, questo risultato è facilmente raggiungibile attraverso una dieta equilibrata con una quantità sufficiente di latticini o altri alimenti ricchi di calcio.

Tuttavia, per una serie di ragioni, non tutti possono raggiungere questo obiettivo. Gli anziani nelle case di riposo, ad esempio, spesso hanno scarso appetito o semplicemente non gradiscono più i latticini.

Se sembra impossibile ottenere una quantità sufficiente dagli alimenti, si può prendere in considerazione un integratore, in consultazione con il medico.

Per una salute ottimale delle ossa, è necessario essere attivi per tutta la vita:

– esercizio fisico: l’attività fisica regolare favorisce la formazione del tessuto osseo, rafforza i muscoli e migliora la capacità di reazione. Questo riduce il rischio di cadute e fratture.

– mangiare in modo sano: un apporto adeguato di calcio è particolarmente importante. La cosa più semplice da fare è optare per i latticini, ma per chi vuole o deve evitarli, oggi sono disponibili numerose alternative.

– Uscire ogni giorno: sotto l’influenza del sole, la nostra pelle produce la propria vitamina D. La vitamina D ci aiuta ad assimilare il calcio dagli alimenti e contribuisce alla salute dei muscoli.

Éditeur responsable
J. De Cock, INAMI, Av. de Tervueren 211, 1150 Bruxelles
Réalisation
Service des soins de santé de l’INAMI en collaboration avec l’Association des Consommateurs Test-Achats
Design graphique
Cellule communication de l’INAMI en collaboration avec l’Association des Consommateurs Test-Achats
Date de publication
Novembre 2016
Dépôt légal
D/2016/0401/18

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Chi è il Dr. Lagarde

Philippe Lagarde è un rinomato medico specializzato in oncologia, conosciuto in tutto il mondo per le sue idee e tecniche innovative di applicazione delle cure per il cancro e dal suo immenso impegno sociale verso le persone affette dalla malattia.

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