Il ruolo della Frutta nell’alimentazione dev’essere riconsiderato e rimesso al giusto posto

di Philippe Lagarde

Nel corso dei secoli, la frutta non è mai stata riconosciuta come un vero e proprio alimento.
Molti medici, ad esempio, la guardavano con grande sospetto, probabilmente perché i problemi intestinali che talvolta si riscontravano, quando veniva mangiata in eccesso, spaventavano i pazienti.
In ogni caso, la frutta aveva un ruolo marginale nell’alimentazione delle persone (soprattutto di quelle che vivevano in città) e molti medici e dietologi ancora oggi ne sconsigliano il consumo, soprattutto nelle diete dimagranti.
Infatti, la classe medica riteneva che la frutta non aggiungesse molto, a parte il suo sapore dolce. D’altra parte, pensavano che la carne rossa fosse una base alimentare più logica ed energizzante…
Poi, più tardi, il panorama cambiò di nuovo.
Il sospetto cadde anche sulla carne rossa! Alcune persone cominciarono a sostituirla con pesce e pollame…

Ma la storia è appena iniziata.

La scoperta negli ultimi 30 anni di alcuni componenti della frutta ha conferito a quest’ultima un ruolo di maggior importanza nell’alimentazione.
Gli zuccheri o i carboidrati sono talvolta da evitare, o almeno da ridurre, ad esempio in caso di diabete o obesità, questa è un’ovvia evidenza.
Ma se osserviamo la ricca gamma di componenti presenti nelle piante, e in particolare nella frutta, ci rendiamo conto dell’enorme errore nel sottovalutarli e troppo spesso nel denigrarli.
Siamo sempre più consapevoli dell’importanza del ruolo fisiologico delle vitamine, degli oligoelementi e della moltitudine di sostanze contenute in dosi minime negli alimenti, in particolare nella frutta.
Stiamo scoprendo che questi nutrienti, presenti in piccole (o infinitesimamente piccole) dosi nella frutta, agiscono su una moltitudine di funzioni dell’organismo che svolgono un ruolo preventivo nei confronti di una serie di malattie che vanno dal cancro ai disturbi cardiovascolari fino alla vecchiaia.

Ecco un rapido elenco di questi importanti nutrienti:

  • Fibre vegetali, che regolarizzano il transito intestinale e facilitano l’eliminazione del colesterolo, oltre a favorire l’escrezione di azoto con le feci, proteggendo i reni.
  • Minerali, anch’essi molto importanti: potassio (contrazione muscolare e cardiaca), calcio che, insieme alla vitamina D3, contribuisce al mantenimento dello scheletro; questi minerali svolgono un ruolo nella coagulazione del sangue. Il fosforo aiuta il funzionamento delle cellule nervose e il magnesio è essenziale per l’equilibrio nervoso, il ritmo cardiaco, il sonno e le ossa.
    In breve, sia la frutta fresca che quella secca sono particolarmente ricche di minerali.
  • Infine, oggigiorno siamo sempre più consapevoli del ruolo protettivo vitale svolto dai micronutrienti: vitamine E, C, A, oligoelementi, polifenoli, sistemi antiossidanti, ecc…

Dobbiamo guardare in faccia la realtà: ridate, per favore, alla frutta il posto che le spetta.
Non possiamo sostituire la frutta con gli integratori alimentari?
In parte forse, ma certamente non se consumiamo integratori sintetici.
Ne parleremo la prossima volta, così come parleremo del problema principale, se non catastrofico, dei trattamenti “chimici” sulle piante.

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Chi è il Dr. Lagarde

Philippe Lagarde è un rinomato medico specializzato in oncologia, conosciuto in tutto il mondo per le sue idee e tecniche innovative di applicazione delle cure per il cancro e dal suo immenso impegno sociale verso le persone affette dalla malattia.

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