Gli anticorpi monoclonali sono anticorpi prodotti da cellule in coltura per il trattamento di malattie specifiche. Più di 30 anticorpi monoclonali sono attualmente commercializzati in Francia per il trattamento di malattie infiammatorie croniche (come il morbo di Crohn, l’artrite reumatoide, la psoriasi, ecc.), tumori e rigetto dei trapianti. Hanno rivoluzionato la gestione di molte malattie.
COSA SONO GLI ANTICORPI MONOCLONALI?
Gli anticorpi sono le proteine di difesa che il nostro sistema immunitario produce quando viene esposto a un microrganismo infettivo (o a un vaccino). Gli anticorpi riconoscono specificamente un virus o un batterio, si attaccano ad esso e lo segnalano al resto del sistema immunitario, che lo eliminerà. Possono anche impedire al microrganismo di riprodursi o addirittura distruggerlo direttamente.
Gli anticorpi possono anche riconoscere cellule estranee (ad esempio dopo un trapianto) o attaccare erroneamente cellule dell’organismo (nelle cosiddette “malattie autoimmuni” come il lupus eritematoso o la sclerosi multipla).
Gli anticorpi detti <<monoclonali>> sono anticorpi prodotti specificamente per trattare una malattia. Sono prodotti da cellule (che possono essere di batterio, d’un lievito o d’una cellula di mammifero) che sono state selezionate e coltivate per la loro capacità di produrre un particolare anticorpo. L’anticorpo è stato ottenuto esponendo cellule immunitarie rigorosamente identiche (un clone cellulare) a una proteina nota come “proteina bersaglio” contro la quale il clone ha prodotto un anticorpo, come in una reazione immunitaria.
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ANTICORPI MONOCLONALI NEL TRATTAMENTO DEL CANCRO
Gli anticorpi monoclonali utilizzati nel trattamento del cancro hanno diverse modalità d’azione. Alcuni mirano a neutralizzare le sostanze necessarie alla crescita del tumore (fattori di crescita, ad esempio). Altri si legano ai recettori di membrana e bloccano la proliferazione delle cellule tumorali interrompendo la comunicazione cellula-cellula. Altri ancora impediscono la formazione di nuovi vasi sanguigni di cui il tumore ha bisogno per crescere.
È anche possibile collegare una molecola chemioterapica a un anticorpo che riconosce le cellule tumorali. In questo modo, la chemioterapia viene avvicinata al suo bersaglio. Si tratta della cosiddetta “coniugazione anticorpale”.
A seconda delle indicazioni, gli anticorpi monoclonali contro il cancro possono essere utilizzati da soli o in combinazione con i farmaci chemioterapici “convenzionali”.
Fonte: https://www.vidal.fr/medicaments/utilisation/biotherapie-biosimilaire/anticorps-monoclonaux.html