“Buongiorno,
propongo un tema di cui la classe medica non parla quasi mai (infatti non se ne parla nemmeno in questo blog): l’inquinamento acustico.
Si parla di alimentazione sbagliata, di stress, di metalli pesanti, di pesticidi, di smog… e si raccomanda di dormire almeno 7-8 ore al giorno.
Dormire? Beato chi ci riesce.
Chi abita vicino a strade trafficate, locali pubblici, supermercati e altre fonti di rumore, come fa?
I tappi per le orecchie sono fastidiosi e spesso non bastano.
Sembra che in Italia la quiete pubblica non sia considerata importante, anzi: non esistono leggi severe contro gli schiamazzi notturni (la musica assordante del genere “tum tum” con gente che strilla viene considerata normalissima fino a notte fonda). Chi si lagna dei rumori come le campane in piena notte viene deriso… a volte insultato dalla maggioranza della gente. Pare che il silenzio sia una cosa da vecchi, una cosa inutile, e che nessuno abbia il diritto di dormire tot ore in santa pace. Rumori di ogni tipo, rumori a tutte le ore: la gente vuole perlopiù il rumore, dicendo che si deve tollerare il divertimento altrui. Alcuni asseriscono di dormire bene nonostante i rumori, altri si rifiutano di capire il problema (problema che loro non hanno, s’intende).
Per decenni ho dormito pochissimo a causa del mio vicinato: per sfuggire al chiasso (ben tollerato dai miei vicini) ho cercato un lavoro con alloggio fuori città, in un posto “vivibile”: faccio la badante in una località di campagna. Finalmente posso riposare dopo 30 anni di stress.
Ogni giorno si parla dell’inquinamento ambientale… mai di quello acustico, che logora i nervi (e logora pure il fisico). Eppure, anche i medici hanno bisogno di dormire!
Cordialmente”