Articolo redatto dal naturopata Beniamino Angelillo
Madre Natura dopo il meritato riposo del ciclo invernale si presenta a dir poco con un evento straordinario in tutte le sue forme e in tutte le sue bellezze e questo lo fa nel risveglio primaverile.
Noi che siamo, o meglio dovremmo essere, in sintonia con la natura ci facciamo trovare con un equilibrio precario, difatti molte persone sono alle prese con vari disturbi quali possono essere le varie forme allergiche (respiratorie, cutanee e oculari), oppure le recidive delle alte e basse vie respiratorie; altri disturbi come astenia, ansia, depressione insomma siamo un corpo vivo ma spento soprattutto nella sfera emozionale dove abita la nostra energia che costantemente viene nutrita dalla natura.
Con queste premesse non si va da nessuna parte, la responsabilità è solamente nostra. Quanti hanno percepito e vissuto il passaggio del ciclo invernale dove la natura ci invitava ad assomigliarla in tutto e per tutto per poterci preparare al risveglio primaverile in piena forma! Quanto abbiamo fatto, come lo abbiamo fatto, in che modo ci siamo rapportati con la stagione del riposo e della rigenerazione!
Questi sono gli interrogativi ai quali dare risposta per avere una visione di benessere in senso olistico; invece quasi sempre è molto più comodo affidarsi alla pasticca di turno e sognare il finto benessere. Bisogna ricordare che la mancata somiglianza ai cicli stagionali (nutrirsi, osservare, meditare, ecc.) espone la vita delle nostre cellule a forte stress che alla lunga apre le porte alle malattie soprattutto quelle cronico-degenerative.
All’interno di questo mondo straordinario che si articola in vari cicli ci siamo noi con i nostri limiti e nostri difetti; il nostro è un corpo in continua evoluzione con cambiamenti a volte straordinari altre traumatici, il tutto dipende dai nostri comportamenti.
La nostra è una cellula meravigliosa che vive in simbiosi con madre natura, a questo proposito ci fa eco l’esempio del seme che viene messo a dimora, nasce, cresce, produce e completa il suo ciclo vitale avendo cura di conservare la specie; a noi spetta un unico compito e cioè quello di rispettare, osservare e utilizzare le risorse della natura secondo le sue leggi.
Facciamoci portatori di messaggi ai nostri bambini insegnando loro il contatto con la terra, quella che oggi stiamo fortemente mortificando, a saperla coltivare con amore, passione e amicizia, solo così potranno nutrire il proprio corpo in modo sano e salubre ricordandoci che madre terra è sempre generosa con noi. E’ nella terra che abita la nostra sorgente di vita, quella sorgente che negli anni ci porterà a vivere una longevità sana ricordandoci sempre che madre natura non deve dimostrare niente a nessuno, anzi, siamo noi ad inchinarci e rispettare le sue leggi, le uniche che da millenni hanno prodotto benessere per i popoli del pianeta.